Ottenuta conferma dalla Cassazione che l’omessa dichiarazione ICI non è punibile con sanzione proporzionale se è stata versata l’imposta

Ottenuta conferma dalla Cassazione che l’omessa dichiarazione ICI non è punibile con sanzione proporzionale se è stata versata l’imposta

La Cassazione ha ritenuto che l’omessa presentazione della dichiarazione ICI, nel caso in cui sia stata versata integralmente l’imposta, non risulta configurabile come una violazione meramente formale non punibile, bensì come una violazione formale punibile per il fatto che, pur non avendo comportato l’evasione dell’imposta, è idonea a pregiudicare l’esercizio dell’azione di controllo. Tuttavia “tale violazione formale, seppure punibile, trova la sua specifica sanzione nel comma 3 dell’art. 14 del d.lgs. n. 504 del 1992 che punisce ‘l’omissione’ che abbia ad oggetto ‘elementi non incidenti sull’ammontare dell’imposta’” con la sanzione non proporzionale da 51,64 Euro a 258,23 Euro. Ed infatti,...

La Cassazione esclude l’assoggettabilità ad imposta proporzionale di registro di un’operazione di conferimento d’azienda e vendita di partecipazione ai sensi del nuovo art. 20 del TUR correggendo la motivazione della sentenza di appello

La Cassazione esclude l’assoggettabilità ad imposta proporzionale di registro di un’operazione di conferimento d’azienda e vendita di partecipazione ai sensi del nuovo art. 20 del TUR correggendo la motivazione della sentenza di appello

La Corte di Cassazione con l’allegata ordinanza del 10 giugno 2021 ha rigettato senza rinvio il ricorso dell’Agenzia delle Entrate avverso la sentenza della CTR della Lombardia che aveva annullato l’avviso di liquidazione con cui l’AdE aveva assoggettato ad imposta proporzionale di registro come vendita d’azienda un’operazione di conferimento d’azienda e vendita della partecipazione riveniente dal conferimento ad una società non residente per la violazione del diritto al contraddittorio preventivo sancito dal diritto unionale. Ebbene, la Suprema Corte ha giudicato corretto in diritto il dispositivo della predetta sentenza, pur non ritenendo configurabile una violazione del diritto a tale contraddittorio, in...

La Cassazione conferma che la motivazione di una sentenza relativa ad una pretesa frode IVA pur se articolata risulta apparente se reca asserzioni astratte disancorate dai fatti di causa e non indica gli elementi di prova dedotti dalle parti

La Cassazione conferma che la motivazione di una sentenza relativa ad una pretesa frode IVA pur se articolata risulta apparente se reca asserzioni astratte disancorate dai fatti di causa e non indica gli elementi di prova dedotti dalle parti

La Corte di Cassazione con l’allegata ordinanza del 6 maggio 2021, n. 11983 ha annullato con rinvio la sentenza della CTR del Lazio che aveva confermato i rilievi con cui l’AdE aveva contestato ad una società del settore informatico di aver partecipato ad una frode IVA per aver realizzato operazioni di acquisto soggettivamente inesistenti. La Suprema Corte ha infatti ritenuto che la motivazione di cui era corredata tale sentenza, pur se alquanto articolata, era apparente per il fatto che era basata soltanto “su asserzioni astratte prive di un riscontro concreto con rifermento ai fatti controversi senza indicare quali fossero gli...

Ottenuta conferma dalla CTP di Roma che l’IMU non è dovuta  sui fabbricati occupati illegittimamente

Ottenuta conferma dalla CTP di Roma che l’IMU non è dovuta sui fabbricati occupati illegittimamente

Con la sentenza 4 maggio 2021, n. 5040 allegata, la sez, 16 della CTP di Roma ha ritenuto che la società proprietaria di un fabbricato non è tenuta al pagamento dell’IMU, nel caso in cui tale fabbricato sia stato occupato illegittimamente, in quanto la predetta società non realizza il presupposto di tale tributo e cioè il possesso che deve essere valutato non solo dal punto di vista formale, ma anche da un punto di vista fattuale. In particolare, la controversia trae origine da un avviso di accertamento IMU notificato dal Comune di Roma Capitale ad una società proprietaria di un...

Web Meeting su “La Fiscalità delle Criptovalute”

Web Meeting su “La Fiscalità delle Criptovalute”

Siamo lieti di comunicare che il 10 giugno 2021 dalle ore 9:30 alle ore 13:00, si terrà in videoconferenza un web meeting avente ad oggetto la fiscalità delle criptovalute. Programma 9.30 PRESENTAZIONE DEL WEB MEETING avv. Gabriele Escalar Intervento del prof. avv. Gianluca BertolottiASN Ordinario di Diritto Commerciale e IndustrialeUniversità degli Studi Roma TreConsulente Commissione Bicamerale sul sistema Bancario e Finanziario 9.45 LA GENERAZIONE, CONSERVAZIONE E CESSIONE DELLE CRIPTOVALUTE Le criptovalute: i currency token e la blockchain; La conservazione: i wallet (hardware, software, online) ed i custodian; La cessione: la validazione delle transazioni, il mining e le piattaforme di negoziazione....

Ottenuta conferma dalla Cassazione che la classificazione di un bene fra quelli da magazzino dipende dalla valutazione ex ante eseguita dalla società titolare

Ottenuta conferma dalla Cassazione che la classificazione di un bene fra quelli da magazzino dipende dalla valutazione ex ante eseguita dalla società titolare

La Cassazione nell’ordinanza allegata del 14 aprile 2021, n. 9712, ha confermato che un bene che sia stato acquistato per essere utilizzato in funzione strumentale rimane qualificabile come tale, anche se sia successivamente venduto per ragioni sopravvenute. In particolare, il caso oggetto del giudizio riguardava una società che, dopo aver acquistato il 22 febbraio 2005 dalla società costruttrice un centro commerciale da destinare alla locazione sulla base di un contratto di vendita di cosa futura, non essendo in grado di pagare il relativo prezzo di acquisto, glielo aveva rivenduto il 1° novembre 2005 sulla base di apposito accordo transattivo. L’Ufficio...

Ottenuta prima conferma dalla Cassazione che il nuovo art. 20 del TUR non consente di attribuire rilevanza agli elementi extratestuali e che l’abuso del diritto non può essere contestato nel corso del giudizio

Ottenuta prima conferma dalla Cassazione che il nuovo art. 20 del TUR non consente di attribuire rilevanza agli elementi extratestuali e che l’abuso del diritto non può essere contestato nel corso del giudizio

Sono lieto di segnalare che la Corte di Cassazione con la sentenza del 1° aprile 2021, n. 9065 ha statuito che l’art. 20 del TUR, nella nuova formulazione introdotta dalla legge finanziaria 2018 a cui poi la legge finanziaria 2019 ha attributo valenza di interpretazione autentica impone all’Agenzia delle Entrate non solo per il futuro, ma anche per il passato di applicare l’imposta di registro sulla base degli effetti giuridici di ciascun atto, prescindendo da elementi desumibili da altri atti, anche se collegati, e che l’abuso del diritto fiscale non può essere contestato in corso di giudizio, concludendo che i...

Secondo la Corte Costituzionale il nuovo art. 20 del TUR è norma genuina di sistema

Secondo la Corte Costituzionale il nuovo art. 20 del TUR è norma genuina di sistema

Sono lieto di segnalare che la Corte Costituzionale con la sentenza n. 39/2021 ha dichiarato manifestamente infondate tanto le questioni di legittimità costituzionale del nuovo art. 20 del TUR, come modificato dalla c.d. legge Bilancio 2018, sollevate dalla CTP di Bologna per la pretesa violazione degli art. 3 e 53 Cost., poiché sono prive di argomenti sostanzialmente nuovi rispetto a quelle già sollevate con dalla Corte di Cassazione con la sua precedente ordinanza e dichiarate non fondate con sentenza n. 158 del 2020, quanto le questioni di legittimità costituzionale della norma interpretativa dell’art. 1, comma 1084, della legge di bilancio...

La responsabilità solidale del cessionario d’azienda è in ogni caso limitata al debito risultante agli atti dell’A.F. alla data del trasferimento anche qualora non si sia procurato un certificato attestante l’esistenza di contestazioni in corso o già definite a carico del cedente

La responsabilità solidale del cessionario d’azienda è in ogni caso limitata al debito risultante agli atti dell’A.F. alla data del trasferimento anche qualora non si sia procurato un certificato attestante l’esistenza di contestazioni in corso o già definite a carico del cedente

Con la sentenza 18 febbraio 2021, n. 235, la CTR dell’Emilia-Romagna statuendo sulla legittimità di una cartella di pagamento emessa a carico di una Contribuente in qualità di cessionaria d’azienda a norma dell’art. 14 del d.lgs. 18 dicembre 1997, n. 472, ha escluso che possa ritenersi solidalmente responsabile il cessionario d’azienda per i debiti fiscali del cedente, ancorché non si sia procurato un certificato dei carichi pendenti attestante l’esistenza di contestazioni in corso o già definite a carico del cedente, qualora l’Ufficio non abbia dimostrato in giudizio che alla data del trasferimento dell’azienda dagli atti dell’A.F. risultasse un debito fiscale....

La lettura della Corte costituzionale dell’art. 20 T.U.R. e il suo impatto sulle vecchie e nuove operazioni

La lettura della Corte costituzionale dell’art. 20 T.U.R. e il suo impatto sulle vecchie e nuove operazioni

Corr. Trib. 3/2021, p. 215 e segg. Con la sentenza n. 158/2020 la Corte costituzionale, oltre ad aver confermato la legittimità del nuovo art. 20 del T.U.R., ha stabilito che le contestazioni formulate dando prevalenza alla sostanza economica rispetto alla forma giuridica, non solo non possono essere fondate sull’art. 53 Cost., ma si sostanziano in contestazioni di abuso del diritto fiscale ai sensi dell’art. 10-bis dello Statuto del contribuente e quindi, ove siano formulate svincolandosi dai relativi requisiti, precludono indebitamente ogni legittima pianificazione fiscale. Pertanto le vendite di partecipazioni precedute o meno da conferimenti o scissioni d’aziende sono riqualificabili come...