Corr. Trib. 22/2012, pag. 1670 e segg. Il divieto di abuso del diritto fiscale, non trovando fonte nel dettato di una chiara e precisa norma di legge, si presta ad essere indebitamente utilizzato dall’Amministrazione finanziaria per introdurre «ex post» nuovi obblighi impositivi, sorprendendo il contribuente che non ne aveva previsto l’esistenza, per di più con il risultato di aggirare la riserva di legge relativa in materia tributaria. Ed infatti nel caso «Dolce e Gabbana» tale divieto è stato utilizzato per assoggettare a tassazione a valore normale la plusvalenza realizzata mediante una vendita di marchi posta in essere al di fuori...
