La responsabilità solidale del cessionario d’azienda è in ogni caso limitata al debito risultante agli atti dell’A.F. alla data del trasferimento anche qualora non si sia procurato un certificato attestante l’esistenza di contestazioni in corso o già definite a carico del cedente

La responsabilità solidale del cessionario d’azienda è in ogni caso limitata al debito risultante agli atti dell’A.F. alla data del trasferimento anche qualora non si sia procurato un certificato attestante l’esistenza di contestazioni in corso o già definite a carico del cedente

Con la sentenza 18 febbraio 2021, n. 235, la CTR dell’Emilia-Romagna statuendo sulla legittimità di una cartella di pagamento emessa a carico di una Contribuente in qualità di cessionaria d’azienda a norma dell’art. 14 del d.lgs. 18 dicembre 1997, n. 472, ha escluso che possa ritenersi solidalmente responsabile il cessionario d’azienda per i debiti fiscali del cedente, ancorché non si sia procurato un certificato dei carichi pendenti attestante l’esistenza di contestazioni in corso o già definite a carico del cedente, qualora l’Ufficio non abbia dimostrato in giudizio che alla data del trasferimento dell’azienda dagli atti dell’A.F. risultasse un debito fiscale....

La lettura della Corte costituzionale dell’art. 20 T.U.R. e il suo impatto sulle vecchie e nuove operazioni

La lettura della Corte costituzionale dell’art. 20 T.U.R. e il suo impatto sulle vecchie e nuove operazioni

Corr. Trib. 3/2021, p. 215 e segg. Con la sentenza n. 158/2020 la Corte costituzionale, oltre ad aver confermato la legittimità del nuovo art. 20 del T.U.R., ha stabilito che le contestazioni formulate dando prevalenza alla sostanza economica rispetto alla forma giuridica, non solo non possono essere fondate sull’art. 53 Cost., ma si sostanziano in contestazioni di abuso del diritto fiscale ai sensi dell’art. 10-bis dello Statuto del contribuente e quindi, ove siano formulate svincolandosi dai relativi requisiti, precludono indebitamente ogni legittima pianificazione fiscale. Pertanto le vendite di partecipazioni precedute o meno da conferimenti o scissioni d’aziende sono riqualificabili come...

Ottenuta conferma dalla Cassazione che l’impugnazione di atti impositivi rettificativi di crediti d’imposta esposti in dichiarazione interrompe la prescrizione

Ottenuta conferma dalla Cassazione che l’impugnazione di atti impositivi rettificativi di crediti d’imposta esposti in dichiarazione interrompe la prescrizione

Con le sentenze nn. 1870/21 e 1871/21 del 28 gennaio 2021 e nn. 2065/21 e 2066/21 del 29 gennaio 2021, la Corte di Cassazione ha ribadito che il ricorso presentato dal contribuente avverso un avviso di accertamento con cui l’Agenzia delle Entrate ha ridotto un credito IRPEG chiesto a rimborso nella dichiarazione dei redditi, avendo finalità conservativa del credito medesimo, interrompe il decorso del relativo termine di prescrizione decennale, che resta così sospeso sino al passaggio in giudicato della sentenza che definisce il giudizio instaurato. In particolare, nei casi oggetto dei giudizi definiti da tali sentenze la Suprema Corte, avendo...

La recente sentenza della CEDU sul caso Saber e la tutela del segreto professionale nelle indagini fiscali

La recente sentenza della CEDU sul caso Saber e la tutela del segreto professionale nelle indagini fiscali

Con la sentenza del 17 dicembre 2020, Saber c. Norvegia, la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, affrontando il caso del sequestro di uno smartphone di una persona vittima di un grave delitto nel quale erano archiviate e-mail scambiate da quest’ultima con gli avvocati che lo difendevano in un altro procedimento in cui era a sua volta accusato di un grave reato, ha nuovamente ribadito, confermando un orientamento oramai consolidato, che l’art. 8 della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo laddove tutela, fra l’altro, il diritto al rispetto della propria corrispondenza, non solo richiede che la legge fornisca regole chiare e dettagliate sulle ingerenze di terzi...

I servizi digitali finanziari esclusi

I servizi digitali finanziari esclusi

di Gabriele Escalar e Alessandro Siragusa in “L’imposta sui servizi digitali”, a cura di Eugenio della Valle e Guglielmo Fransoni, CEDAM, 2021 SOMMARIO: 1. Premessa – 2. L’esclusione relativa alla fornitura di servizi di pagamento – 3. L’esclusione relativa alla messa a disposizione di un’interfaccia utilizzata per gestire sedi di negoziazione ed altri servizi finanziari – 4. L’esclusione relativa alla messa a disposizione di interfacce che prestino servizi di intermediazione in investimenti e in finanziamenti partecipativi – 5. L’esclusione relativa alla cessione di dati da parte di soggetti che forniscono servizi finanziari esclusi. 1. Premessa Con disposizioni in larga parte...

Le opportunità della nuova MAP UE

Le opportunità della nuova MAP UE

Corr. Trib. 12/2021, pag. 1083 e segg. La nuova MAP UE può essere promossa a partire dal periodo d’imposta 2018 per risolvere le questioni controverse originate fra Autorità fiscali dalle misure da loro adottate in ordine all’interpretazione di tutte le disposizioni delle convenzioni fiscali e della convenzione arbitrale UE, anche se l’imposta sia stata definita, ma non può essere proseguita se non sia stato sospeso il processo tributario ed è preclusa da una sentenza definitiva o dalla conciliazione La portata della nuova MAP UE La nuova procedura di risoluzione delle controversie (“MAP UE”) introdotta dal D.Lgs. 10 giugno 2020, n....

L’incompatibilità UE dell’estensione del regime IVA del margine alle spese non addebitate dai “fornitori”

L’incompatibilità UE dell’estensione del regime IVA del margine alle spese non addebitate dai “fornitori”

Corr. Trib. 4/2021, pag. 345 e segg. L’inclusione nel regime IVA del margine di rivendita anche delle spese di riparazione ed accessorie addebitate da soggetti diversi dai fornitori, per i beni acquisiti in proprietà, nonché dei canoni e del prezzo di riscatto addebitati dalle società concedenti, per i contratti di locazione finanziaria, risulta incompatibile con la Direttiva 2006/112/CE, per il fatto che tale Direttiva consente di assoggettare al predetto regime soltanto le spese addebitate dai fornitori. La disciplina italiana dello speciale regime IVA applicabile sul margine di rivendita dei beni mobili usati, oggetti d’arte, d’antiquariato o da collezione introdotta dall’art....

Ottenuta conferma dalla CTR di Milano che per la determinazione del tasso di interesse di libera concorrenza di un’apertura di credito concessa in Euro da una società belga ad una società italiana sulla base della convenzione di tesoreria di gruppo è corretto prendere a riferimento il tasso di interesse dei finanziamenti vigente in Italia e non quello dei depositi overnight vigente sul mercato belga

Ottenuta conferma dalla CTR di Milano che per la determinazione del tasso di interesse di libera concorrenza di un’apertura di credito concessa in Euro da una società belga ad una società italiana sulla base della convenzione di tesoreria di gruppo è corretto prendere a riferimento il tasso di interesse dei finanziamenti vigente in Italia e non quello dei depositi overnight vigente sul mercato belga

Con la sentenza n. 618/2020 del 24 febbraio 2020 la CTR di Milano ha rigettato la tesi sostenuta dall’Agenzia delle Entrate, secondo cui, per la determinazione mediante il metodo CUP del tasso di interesse di libera concorrenza di un prestito in Euro concesso mediante un’apertura di credito ad un anno da una società finanziaria belga ad una società commerciale italiana del medesimo gruppo sulla base della convenzione di tesoreria di gruppo, dovrebbe prendersi a riferimento il tasso di interesse praticato sul mercato del mutuante belga per i depositi di denaro overnight eseguiti da società commerciali belghe a favore di banche...

Osservazioni minime sulla risposta dell’ADE sull’esonero da ritenuta dei proventi degli OICR posti a copertura delle riserve tecniche dei rami vita

Osservazioni minime sulla risposta dell’ADE sull’esonero da ritenuta dei proventi degli OICR posti a copertura delle riserve tecniche dei rami vita

Con la risposta ad istanza di interpello n. 406 del 24 settembre 2020, l’Agenzia delle Entrate ha sostenuto che la previsione di esonero dalla ritenuta a titolo di acconto del 26 per cento di cui al comma 5-bis dell’art. 26-quinquies del d.P.R. n. 600/1973 e al comma 4-bis dell’art. 10-ter della legge 77/1983 sui proventi derivanti da quote o azioni degli OICR istituiti in Italia, nonché degli OICVM istituiti all’estero in Stati Membri della UE o dello SSE, non black list, armonizzati o non armonizzati, ma sottoposti a vigilanza, riscossi da imprese di assicurazione residenti non spetti anche per i...

Rettifiche dei prezzi di trasferimento, contrasto dell’abuso ed esimente delle valide ragioni commerciali

Rettifiche dei prezzi di trasferimento, contrasto dell’abuso ed esimente delle valide ragioni commerciali

Corr. Trib. 10/2020, p. 861 e segg. La natura delle norme sui prezzi di trasferimento è stata sempre dibattuta fra le opposte configurazioni di strumento attuativo del principio di libera concorrenza e di strumento di prevenzione dell’abuso. Tuttavia, la prima di tali due configurazioni è stata messa in crisi non solo dall’OCSE, estendendo l’applicazione delle norme convenzionali anche all’abuso, ma anche dalla CGUE, considerando giustificabili le restrizioni alle libertà fondamentali derivanti dalle predette norme qualora siano volte a prevenire l’abuso. Pertanto per le imprese può diventare possibile opporsi alla rettifica dei prezzi di trasferimento, laddove comportino una restrizione a tali...