Con la sentenza del 17 dicembre 2020, Saber c. Norvegia, la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, affrontando il caso del sequestro di uno smartphone di una persona vittima di un grave delitto nel quale erano archiviate e-mail scambiate da quest’ultima con gli avvocati che lo difendevano in un altro procedimento in cui era a sua volta accusato di un grave reato, ha nuovamente ribadito, confermando un orientamento oramai consolidato, che l’art. 8 della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo laddove tutela, fra l’altro, il diritto al rispetto della propria corrispondenza, non solo richiede che la legge fornisca regole chiare e dettagliate sulle ingerenze di terzi...
