La fiscalità per i privati di strumenti finanziari digitali e security token

La fiscalità per i privati di strumenti finanziari digitali e security token

Corr. Trib. 4/2024, pag. 388 e ss. Nei confronti dei privati, gli strumenti finanziari digitali di diritto italiano e gli altri omologhi strumenti di diritto estero che siano sottoposti alla disciplina civilistica dei corrispondenti titoli di credito non digitali devono ritenersi soggetti, agli effetti delle imposte sui redditi, al medesimo regime impositivo previsto a questi effetti per i predetti titoli non digitali. Per contro i security token, che non siano sottoposti alla disciplina civilistica dei corrispondenti titoli di credito non digitali, devono ritenersi soggetti, agli effetti delle imposte sui redditi, al regime impositivo previsto per i rapporti giuridici sottostanti. Con...

Riduzione delle sanzioni tributarie, decorrenza e applicazione della lex mitior

Riduzione delle sanzioni tributarie, decorrenza e applicazione della lex mitior

Gli articoli 2, 3 e 4 dello schema di d.lgs. per la revisione del sistema sanzionatorio tributario approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 21 febbraio ed inviato al Parlamento per l’acquisizione del necessario parere, in attuazione della disposizione di delega dell’art. 20 della legge n. 111/2023, propongono tanto di ridurre al 70 o all’80 per cento la misura edittale minima proporzionale prevista per le violazioni meno gravi in materia di imposte dirette, IVA, ritenute, registro, ipotecarie, catastali, concessioni governative, successioni e donazioni, bollo, imposta sugli spettacoli ed imposta sulle assicurazioni, quanto di eliminare la misura edittale massima. Pertanto, le...

La qualificazione fiscale degli strumenti finanziari partecipativi

La qualificazione fiscale degli strumenti finanziari partecipativi

Corr. Trib. 1/2024, p. 68 e ss. L’Agenzia delle entrate, in talune risposte ad interpelli, ha sostenuto che non sarebbero similari alle azioni ai sensi della lett. a) dell’art. 44, comma 2, del T.U.I.R. gli strumenti finanziari partecipativi emessi da società residenti dietro un apporto di crediti a fondo perduto qualora attribuiscano anche il diritto a partecipare alla distribuzione del capitale o di riserve di capitale fino a concorrenza del loro valore nominale, in quanto, in tal caso, la relativa remunerazione non sarebbe totalmente costituita dalla partecipazione ai risultati economici della società emittente. Tale presa di posizione non sembra condivisibile...

L’avv. Escalar parteciperà al Seminario Annuale organizzato dall’ABI su “Il Bilancio delle Banche”

L’avv. Escalar parteciperà al Seminario Annuale organizzato dall’ABI su “Il Bilancio delle Banche”

Lo Studio Escalar e Associati è lieto di comunicare che l’avv. Gabriele Escalar, oggi alle ore 15.15, parteciperà al Seminario Annuale organizzato dall’ABI su “Il Bilancio delle Banche” per svolgere una relazione sul regime della riserva non distribuibile che l’art. 26 del d.l. n. 104/2023 accorda alle banche la facoltà di costituire in luogo del versamento dell’imposta straordinaria sull’incremento del margine. Scarica il ProgrammaDownload

Web Meeting sul “Monitoraggio fiscale a carico di banche ed assicurazioni per le polizze assicurative”

Web Meeting sul “Monitoraggio fiscale a carico di banche ed assicurazioni per le polizze assicurative”

Lo Studio Escalar e Associati è lieto di annunciare che il 12 dicembre 2023 dalle ore 9:30 alle ore 11:30 terrà un seminario in videoconferenza che avrà ad oggetto il monitoraggio fiscale a carico di banche ed assicurazioni per le polizze assicurative. Programma Avv. Gabriele Escalar – E&A e Docente a contratto Università LUISSAvv. Alessandro Siragusa – E&A

Convegno ODCEC di Roma su criticità giurisprudenza reddito impresa

Convegno ODCEC di Roma su criticità giurisprudenza reddito impresa

Sono lieto di aver partecipato come relatore ieri 30 ottobre 2023, su invito di Fabio Mastrangelo, insieme agli altri due relatori, i dottori commercialisti Gianmaria Leoni e Fabrizio Iacuitto, al Convegno organizzato dalla Commissione Imposte Dirette – Reddito d’impresa – dell’ODCEC di Roma avente ad oggetto “l’Analisi delle criticità di talune decisioni della Corte di Cassazione in tema di reddito d’impresa”, svolgendo una relazione su “Le criticità di talune decisioni della Cassazione sull’indeducibilità degli interessi sui debiti fiscali e altri debiti”. Nella mia relazione ho evidenziato come la tesi espressa dalla Cassazione nella sentenza n. 28740/2022 secondo cui gli interessi...

Ottenuta conferma dalla Cassazione che il raddoppio dei termini di accertamento non vale per la dichiarazione di sostituto d’imposta

Ottenuta conferma dalla Cassazione che il raddoppio dei termini di accertamento non vale per la dichiarazione di sostituto d’imposta

Con la sentenza n. 26199/2023, depositata l’8 settembre u.s., la Corte di Cassazione, accogliendo il nostro ricorso, ha escluso che il raddoppio dei termini di notifica degli avvisi di accertamento previsto dal comma 3 dell’art. 43 del d.P.R. n. 600/1973, nella formulazione vigente per gli avvisi di accertamento relativi ai periodi d’imposta precedenti a quello in corso alla data del 31 dicembre 2016, possa trovare applicazione anche al termine di notifica dell’accertamento della dichiarazione di sostituto di imposta per il fatto che, prima della riforma recata dal d.lgs. 158/2015, le violazioni relative a tale dichiarazione non potevano risultare penalmente rilevanti....

Dubbi di costituzionalità dell’imposta straordinaria sul margine di interesse delle banche

Dubbi di costituzionalità dell’imposta straordinaria sul margine di interesse delle banche

Il fisco 36/2023, pagg. 3367 e ss. La nuova imposta straordinaria sull’incremento del margine di interesse delle banche solleva alcuni dubbi di costituzionalità. Ed infatti tale imposta, pur essendo il relativo presupposto coerente con la base imponibile, colpisce un indice che può non essere concretamente rivelatore di una ricchezza e cioè una porzione dell’incremento del margine lordo di interesse e la relativa aliquota, essendo fissata al 40%, non sembra proporzionata, poiché si assomma alle aliquote maggiorate delle imposte già gravanti sui redditi delle predette banche e risulta altresì ben superiore alle aliquote delle imposte applicabili sul margine d’interesse lordo conseguito...

Riflessioni a margine del Web Meeting in tema di fiscalità delle Cripto-Attività del 18 luglio 2023

Riflessioni a margine del Web Meeting in tema di fiscalità delle Cripto-Attività del 18 luglio 2023

Ieri, 18 luglio 2023, si è tenuto il web meeting organizzato dallo Studio in ordine alle questioni “Questioni risolte e irrisolte sulla fiscalità per i privati di security token, strumenti digitali, criptovalute e NFT alla luce della circolare dell’AdE in consultazione”. Nel corso del web meeting i professionisti dello studio hanno analizzato i diversi modelli di registro distribuito e la gestione informatica delle cripto-attività, le questioni relative alla qualificazione giuridica e fiscale di security token, strumenti digitali, NFT e criptovalute e le questioni relative al prelievo dell’imposta sui proventi delle cripto-attività. Inoltre, la dott.ssa Paola Flora del Servizio fiscale di...

Ottenuta la conferma che l’IVA versata per aderire alla definizione agevolata delle controversie tributarie, qualora non sia rivalsabile nei confronti del committente o del cessionario, è integralmente deducibile dall’imponibile IRAP

Ottenuta la conferma che l’IVA versata per aderire alla definizione agevolata delle controversie tributarie, qualora non sia rivalsabile nei confronti del committente o del cessionario, è integralmente deducibile dall’imponibile IRAP

Con sentenza n. 496/2023 del 15 giugno 2023 la CGT di Torino ha riconosciuto la deducibilità dall’imponibile IRAP dell’IVA che una società italiana aveva versato per la definizione agevolata di una controversia instaurata avverso la contestazione di mancato assoggettamento a tale imposta di servizi pubblicitari e che l’Agenzia delle Entrate aveva ritenuto non rivalsabile nei confronti del committente ai sensi del comma 7 dell’art. 60 del d.P.R. n. 633/1972. Nel caso oggetto del giudizio la società italiana aveva reso tali servizi a favore di committenti residenti in un altro Stato dell’UE, senza assoggettarle ad IVA, per carenza del necessario requisito...